sabato 9 luglio 2011

Manhattan - introduzione

Come promesso, parlerò del mio viaggio negli states in compagnia dei 3 compari Franzo "the Boss", Fari "l'inarrestabile", e Lele-kun (dei quali cercherò di omettere i volti nelle foto per le solite questioni di privacy).
Quasi tutte le foto riguardanti questo viaggio sono state scattate dal Franzo, e rendono giustizia alla sua mente artistica.

Inizierei questo riassunto sul viaggio a Manhattan, di ormai 1 mese fà, con una raccolta di impressioni generali maturate nel corso degli 8 giorni.
foto: Manhattan, 6 di sera


La città: alterna vecchio e nuovo, locale e straniero. E’ un mix più o meno riuscito di tutto quello che è arrivato in america. Edifici bassi e vecchi sovrastati da grattacieli mastodontici, palazzi vecchi in pietra vista affiancati da altri iper tecnologici, bettole e cantine, strade arcuate con tombini dai quali esce il fumo dalla metropolitana sottostante. Tutto quello che si vede nei film, nei cartoni animati (uno su tutti i Ninja Turtles), nei videogiochi (es Deus Ex), è tutto esattamente come e lo mostrano.
foto: Chrysler building, sullo sfondo
Persone: sono delle nazionalità ed etnie più disparate: bianchi americani, europei, latini, messicani, indiani, afro americani e africani, asiatici, giapponesi e coreani, senza contare le persone nate da mescolanze di razze diverse. Tutto questo crea un mix enorme di colori e personalità, il razzismo sembra non esistere in questo posto. Non capita di rado di incontrare gruppi di amici con 1 sola persona per ogni etnia. Questo fatto è sinceramente la cosa che mi ha colpito di più in tutto il viaggio, e che mi ha fatto pensare agli Stati Uniti come un posto speciale. Rimando più sotto per una descrizione dettagliata dei particolari (!)
foto: basamento del Chrysler building
Atteggiamento delle persone: sono quasi tutti disponibili, fanno notare gli errori e come rispettare le regole, non ti fanno sentire a casa ma nemmeno un estraneo. E’capitato di incontrare una vecchia guardia afroamericana rincoglionita che ha sbroccato perché una persona è uscita dalla fila del traghetto. C’e’ anche qualche invasato che se ne va in giro strillando ai (facilmente riconoscibili) turisti tedeschi cose come "noi siamo meglio, voi fate stronzo."
foto: cattedrale di S.Patrizio
Donne: Manhattan è come una vetrina. La città è colma di ragazze, quasi tutte sotto i 30. La media è elevata. Non ho visto nemmeno una ragazza definibile oggettivamente “brutta” o “obesa”. La maggior parte fanno molto sport, come la corsa per la città che va molto di moda; ne conseguono culi scolpiti da urlo. Per qualche fattore genetico inoltre, anche la più magra era fornita di missili enormi davanti alla gabbia toracica. Sommiamo inoltre il fatto che l’abbigliamento di TUTTE le donne è molto semplice e spesso succinto. L’abbigliamento tipico era: scarpe a tennis della AllStars o infradito flip flops (molto carine), tuta a mezza gamba aderente o jeans corti all’inguine, magliettina a caso. Le più raffinate portavano un vestitino estivo tipo dopobagno. Niente roba di marca, disegni, simboli, tutto molto piatto e semplice. Purtroppo a volte la mancanza di gusto era fastidiosa (vestito verde con tacchi alti rosso lucido…) compensata spesso solo dalla qualità della modella. Oltre alle classiche Barbie, fatte con lo stampino e tutte simili e stupende, si incontravano tranquillamente quantità enormi di asiatiche, cinesi, giapponesi (che non si sa come avevano un fisico da urlo, sebbene in giappone molte fossero inguardabili), afro americane e africane pure (alcune davvero incredibili). Le meno carine erano turiste tedesche e olandesi, e ho detto tutto.
Uomini: sfoggiano un fisico in genere tonico (non palestrato), in media di statura elevata. Personalmente non trovo l’americano medio “bello” come la controparte Barbie, i visi sono abbastanza insulsi e anonimi, gli individui più affascinanti erano dei mix tra latini e europei, come l'uomo mediterraneo per intenderci.
foto:palazzo dei Ghostbusters (?)
Taxi: i taxi sono una cosa stupenda. Ce ne sono centinaia, per ogni macchina di un privato ci sono almeno 2 taxi. Ti portano dove vuoi, quando vuoi, sono professionali e costano un niente, soprattutto se si viaggia in 4, in quanto il prezzo è lo stesso indipendentemente dal numero di persone. Con 4-5 dollari a testa facevamo tutto il giro che ci serviva per 1 giorno. Anche la Metro è comoda, ma costa in proporzione di più, richiede una buona conoscenza di fermate e scambi di vagone per arrivare in certi luoghi (qualche volta non abbiam trovato coincidenze) e a volte è fuori uso quando ci sono troppi turisti, costringendo quindi ad usare un taxi comunque. Altra nota sulla metro, questa è su svariati livelli, il piu basso dei quali (secondo informazioni del Franz) è abitato dai barboni (come nel gioco Deus Ex) ed è impedito l’ingresso ai cittadini. La metro è invivibile nei giorni più caldi (quando c’erano 40 gradi fuori, dentro ce ne saranno stati almeno 50), ed i vagoni sono pesantemente climatizzati (parlo di temperature intorno ai 10 gradi), costringendo le persone a sbalzi termici da crepe nel cranio. Abbiamo preso il raffreddore tutti e 4 nel giro di 2 giorni. Questo vale anche per i negozi, climatizzati alla morte. Forse han paura che la gente marcisca come la frutta?
foto:un grattacielo dove non vorrei abitare
Acqua: dappertutto si sponsorizza l’acqua di NewYork come la più pulita d’america, ed effettivamente è così. Il sapore non è stupefacente, spesso sa da cloro. In ogni caso, servirla sempre e forzatamente in ogni bar o ristorante mi sembra eccessivo. Offrire acqua di pompa ai clienti non è bellissimo. Sottolineo che OGNI ristorante o bar in cui siamo andati ci ha offerto 1 BROCCA a testa di acqua, tranne il Pub che ha avuto pietà di noi. Franz said: ”ehi vecchio, quest’acqua fa stronzo”
foto: palazzo nel palazzo!
Ristoranti: il tema ricorrente nei ristoranti NON classici americani (quelli di carne per intenderci) è: roba italiana. Non importa cosa, o quale sia l’origine reale del prodotto (il 90% sono contraffazioni), per i ristoranti la roba proviene dall’italia. Vino, birra, olio, pane, parmigiano e mozzarella. Cose che noi compriamo e mangiamo tutti i giorni con 4 soldi, loro lo fanno pagare ORO. Una Peroni è considerata una birra raffinata, e mi fermo qua. Mi sono sentito preso per il culo, nonostante l’intenzione dei ristoratori voleva essere sicuramente di fare bella figura. Se andate a Manhattan, andate in ristoranti tipici, steekhouse, chioschi di hotdog con l’afroamericano che ti butta sopra 1kg di senape; se volete mangiare bene invece ponderate di restare in Italia.
foto:un altra chiesa delle tante
Starbucks: pieni di torte buonissime, tramite le quali si può diventare obesissimi, e di caffè schifosissimi. Questa catena di locali, presente in pratica ogni 200 metri, ci ha allietato praticamente ogni mattina. Consiglio, lasciate stare il caffè (in realtà acqua di asciugatura di piatti), e prendete invece una bella bottiglia di succo di frutta con 2 tortine al 99% di burro, così da proseguire la giornata con bel senso di pesantezza, mentre visitate i musei.

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