Tralascio i dettagli del viaggio in aereo di 9 ore con Alitalia, che comunque è andato bene; la botta è stata la coda di 45 minuti all'arrivo all'aereoporto, dove mi hanno ispezionato anche i peli del naso. I pulotta facevano il loro dovere, non mi aspettavo un sorriso ma la sensazione è quella che non possano sopportare gli stranieri, almeno all'aereoporto di Newark (nel New Jersey).
Siamo arrivati con un buon jet lag, che mi ha sfasato, tenendo conto che non dormivo gia da 2 notti. Ci siamo fatti portare dall'aereoporto in taxi fino a Manhattan passando per il Lincoln Tunnel, mi aspettavo invece di passare per qualche ponte.
Girando il quartiere, le cose che mi hanno colpito sono (1)dei manichini posti in un parchetto, probabilmente per facilitare i turisti nell’esibirsi in foto stupide e (2)l’orribile palazzo dell’ ONU (credo), ricoperto da “la preda della vasca da bagno” come disse Fari.
l'orribile palazzo di mattonelle
Beekman hotel: L’albergo in se è carino, arredato in stile anni 60, le camere sono grandi e dotate anche di cucina, in quanto in pratica si trattava di appartamenti autonomi convertiti in hotel. Discutibile l’arredamento, che vorrebbe essere d’antiquariato, ma si vede benissimo si tratta di mobili vecchi comprati un po a caso. Nella nostra stanza, oltre che i comodini e tavolino in tema, era presente un mobiletto porta tv con decorazioni cinesi che non centrava un caspita, e che aveva le gambe mangiate da un qualche tipo di topo mutante. In cime all’hotel è situato il ristorante nel quale siamo andati a cenare la prima sera. L’hotel nel complesso non è malvagio, ma è un 4 stelle che equivale a un 2 Italiano. Preferisco non dilungarmi su questo argomento, perché gli albergatori hanno cercato di fotterci ed è ancora in corso una disputa al riguardo. Abbiamo ordinato una stanza da 4 e ce ne hanno consegnata una da 3 spacciando un letto singolo per un matrimoniale. Forse a Manhattan si dorme uno sopra l’altro, anche tra amici. La prima notte l’ho passata dormendo su 3 sedie messe in fila, ho provato a dormire col Fari ma ha il difetto di andare in sonnanbula e tentare di strangolare le persone. In ogni caso non dormivo da 52 ore, avrei trovato comodo anche un letto di chiodi. Il giorno successivo ci hanno consegnato un'altra camera con un sovrapprezzo, che ovviamente ci siamo rifiutati di pagare sotto consiglio dell’agenzia. Ultima nota, non ci hanno ovviamente avvisato che l'hotel era in piena ristrutturazione, e avevamo passerelle e attrezzature pericolanti sul nostro balcone, oltre che operai indiani che rompevano le balle alle 7 di mattina. Se doveste volere visitare Manhattan, ci sono decine di hotel migliori di questo, più puliti e magari più onesti.
Il link sopra riporta brutte esperienze avute da altri individui che hanno albergato in questo hotel.
albergo (edificio marrone al centro)
varie viste dalla stanza
Fari sul "letto matrimoniale"
il mio giaciglio della prima sera.
il mobile cinese mangiato dai topi
video (audio by Franzo)
Top of the tower: si tratta di un ristorante-simil lounge bar, abbastanza piccolo con pochi posti a sedere, la vista è molto bella, la cucina un po meno. I miei colleghi sono rimasti particolarmente sconvolti quando ci è stato offerto del pane toscano da intingere in olio d’oliva italiano. Credo che questo sia considerato il top della raffinatezza in questo locale, il che mi ha fatto ridere non poco. Ho preso un primo commestibile (penne ai 4 formaggi, dei livelli del “4 salti in padella”), i colleghi hanno preso carne di maiale con polenta (!!!), dura come un sasso. Il vino era abbastanza anonimo. Prezzo medio a persona 50$. A detta di tutti, il peggior posto in cui abbiamo mangiato. Almeno la vista era buona, anche per le ragazze stranamente tirate a lucido presenti nella zona lounge bar.
video (no audio)
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